Le avversità dell’olivo lungo un intero anno, con le sue stagioni e criticità
L’olivo data l’ubicazione collinare è particolarmente esposto agli elementi atmosferici di tutte le stagioni.
In primavera una gelata al momento della fioritura può compromettere il raccolto, la troppo siccità estiva può impedire un’ideale crescita della drupa, e subito a fine estate un tempo caldo, umido o nebbioso e con mancanza di vento può dare la possibilità agli insetti di attaccare i frutti e compromettere la qualità dell’olio. Il troppo vento autunnale e la pioggia fanno cadere le olive decurtando il raccolto.
Solo dopo il superamento di tutte le variabili negative atmosferiche e stagionali, l’olivo dà i suoi frutti.
Con i frutti appena maturi, inizia la sfida della raccolta delle olive che già lascia presagire il gusto dell’olio che verrà, sempre uguale e sempre diverso, mai esattamente lo stesso, come ogni prodotto genuino.
Le varietà tradizionali delle piante frantoio, moraiolo, leccino e pendolino preannunciano un gusto di riferimento tipico del olio toscano del Montalbano.
Alla fine della raccolta, come per incanto, appena franto, questo splendido prodotto e’ subito commestibile, con la meraviglia di tutti ed in particolare dei buongustai.
Le olive, brucate a mano appena mature, nel periodo ottobre-novembre, subito frante con sistemi meccanici a martello, danno il gusto autentico di riferimento dell’olio del territorio : fruttato, fresco d’erba, appena piccante. Caratteristiche di qualità fisico chimiche e organolettiche notevoli; fedeli alle aspettative del disciplinare igp per l’olio Extravergine d’oliva toscano del Montalbano.